I rapporti di lavoro durante l'emergenza coronavirus
Molte sono le domande in merito a come comportarsi relativamente ai compensi da corrispondere ai propri dipendenti in questo particolare periodo storico.
Molte sono le domande in merito a come comportarsi relativamente ai compensi da corrispondere ai propri dipendenti in questo particolare periodo storico.
Un interessante articolo apparso oggi su il Sole 24 ore fa porre una riflessione su una tematica estremamente importante per chi come noi vive ogni giorno a contatto con la base sportiva, con i problemi legati all’impiantistica sportiva, con le problematiche legate alla necessità ormai divenuta cronica di un intervento del privato nella realizzazione e restaurazione di impianti sportivi.
Il tema della riflessione riguarda la possibilità data ai privati di donare dei soldi, le cd erogazioni liberali, a soggetti detentori di impianti al fine di poterli ampliare o restaurare , laddove affidati a associazioni sportive o società sportive dilettantistiche.
Ha suscitato scalpore la pronuncia della Corte di Giustizia Europea dello scorso 14 Marzo con la quale è stata presa posizione sulla nozione di "insegnamento scolastico o universitario" ai fini della corretta applicazione dell'imposta sul valore aggiunto relativamente ai corsi di guida per il conseguimento della patente B e C1.
Nello specifico la causa (per gli amanti delle cronache giudiziarie la C-449/17) scaturiva da una domanda di esenzione posta da una società nei confronti del fisco tedesco il quale, per il tramite della Corte Tributaria Federale, ricorreva in via pregiudiziale ai Giudici dei Trattati affinché si esprimessero sull’interpretazione dell’articolo 132, paragrafo 1, lettere i) e j), della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa per l'appunto al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto.
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La corresponsione dei compensi agli amministratori di una srl sportiva dilettantistica è un “vecchio “problema che meritava un chiarimento soprattutto nella parte in cui non venivano chiariti i reali “ limiti imposti al compenso in relazione al compenso massimo previsto per il presidente del collegio sindacale per una società di azioni “. Il tutto, ovviamente, per non cadere nella contestazione di una distribuzione indiretta di utili laddove il compenso non fosse stato "parametrato" al dato normativo.
Sul punto, una società sportiva dilettantistica - regolarmente riconosciuta dal CONI ed in regime della Legge 398/91, ha proposto istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate affinché potesse fornire un proprio chiarimento e nella speranza che ciò fosse dirimente per la questione controversa.
L’introduzione del Decreto Ministeriale 24 aprile 2013 (c.d. Decreto Balduzzi) ha avviato una stretta sulla certificazione per l’attività sportiva, provando a dare un nuovo assetto all’intero panorama dei certificati medici.